Conosciamoci peggio

La giovine Europa e un nuovo medioevo

L’ineguaglianza è facile perché richiede soltanto di galleggiare con la corrente, laddove l’eguaglianza è difficile perché ci chiede di nuotare controcorrente. (R. H. Tawney)

Sono cresciuto sognando di viaggiare, di poter girare il mondo in lungo e largo, guardando luoghi, più che conoscendo gente. Forse a questo mi indirizzavano le avventure sognanti di Paperone o il controverso Ambrogio Fogar di “Jonathan dimensione avventura”, o Jack London e più in là Bruce Chatwin, ma viaggiare era sogno ancora, era avventura ed era difficile economicamente. Crescendo e viaggiando ho imparato che oltre il visibile, era importante il sensibile e conoscere esistenze e relazionarsi con esse, era fondamentale quanto esplorare mondi sconosciuti, visto oltretutto che di mondi sconosciuti, alla fine del secolo, ne restavano pochi. In quindici anni poi tutto è cambiato, internet è entrato a pieno nelle nostre vite e tutto si è fatto più piccolo e il pianeta sconosciuto è diventato noto, Google Street View ci ha mostrato anche le vie più piccole di paesi dispersi, ove il colosso di Montain View è stato ammesso. L’ultima Thule, quella degli esploratori greci non quella degli ariani, non è più un’isola fantastica oltre i confini del mondo, ma un posto dalle parti di Qaanaaq in Groenlandia.

Eppure questo mondo piccolo, che con fatica e fortuna sono riuscito ad esplorare in parte, mi ha raccontato storie senza fine e mi ha permesso di incontrare ed apprezzare gente diversa da me, con lo spirito di chi non giudica, ma coglie di tutti il buono.

Ryanair e le compagnie low cost, aiutate dalle azioni dell’Unione Europea che per vent’anni ha favorito i viaggi in area Schengen, hanno portato economicamente a spasso le nostre voglie di confronto in giro per il vecchio continente, che si è risvegliato, nell’unione dei ventenni e trentenni, più giovane del resto del mondo, unico in questo periodo barbaro a guardare ad un futuro unito e paritario. Paritario tra uomini e donne, tra mussulmani e cattolici, omo e etero e chiunque voglia amare come gli pare e piace.

Poi sono tornati i vecchi, i vecchi di Brexit, i vecchi di Trump, i vecchi delle oligarchie che la UE, almeno anagraficamente stava scalzando, che hanno deciso il futuro di tanti con la loro esperienza televisiva dell’Europa e del Mondo. Gli stessi vecchi (Il termine è volutamente offensivo più che anagrafico) che stanno ripristinando in Turchia una semi dittatura, con l’Europa che fatica ad opporsi, presa dal contenimento dei fuochi nordafricani, dal pressing della Russia nuovamente protesa verso l’U.R.G.S. (Unione Repubbliche Gassose Sovietiche) e, a guardare dalle prime avvisaglie, dagli Stati Uniti d’America, che per la prima volta dalle guerre mondiali sembrano voler tornare a chiudersi dietro ad un muro.

Vale per tutti la mossa dell’arrocco, con l’Europa in difesa ed ogni suo staterello che sembra riaccarezzare l’idea dei propri confini per i quali litigare, con ogni piccolo feudatario che a sua volta è pronto a rimpiangere le contee, invocando violente secessioni. La politica in tutto questo non opera più per programmare, ogni partito, o movimento che sia, spende più tempo a distruggere l’esistente e a parlar male degli altri, che non a costruire o a riorganizzare. Vincono quelli contro, comunque, che non propongono soluzioni ma individuano nemici da sopprimere, in senso lato si spera.

A questo nuovo medioevo che incalza, a questa nuova oppressione delle libertà, dei sensi e dell’illuminismo, che vorrebbe le donne di nuovo relegate a massaie, madri e concubine, che torna a sognare confini e guerre e tende a godere solo del male altrui, non resta che contrapporre la resistenza, la resistenza, la gioia e la speranza della gioventù.
La potete vedere in ogni università ed ogni scuola italiana, negli occhi e negli atteggiamenti dei ragazzi, quando sono innocenti e non avvelenati dal livore di quelli che non guardano più avanti. Ora e sempre, dobbiamo lottare per pensare un nuovo modo di esistere futuro che ci veda migliori di oggi. Ora e sempre re – esistenza.

 

 

[simple-author-box]

Facebooktwitter
Amedeo Di Nicola

Sognatore, giornalista, appassionato a tempo di tutto ciò che è appassionante. Vive a L'Aquila con F, F e F e si occupa per lavoro di comunicazione pubblica. Tra un viaggio e una poesia ha conosciuto le migliori menti della sua generazione e non solo, a loro ha chiesto di scrivere in questo blog. E' tra gli italiani che non si vogliono salvare (Cit. Francesco Piccolo).