Degli Scritti

Uomo e natura, non vi è scienza senza concezione dei limiti

In questi giorni nei quali la natura mostra la sua forza incosciente e l’uomo con meno carte e ragioni dei filosofi cerca colpe e soluzioni, retaggio di un’educazione votata alla punizione, al pentimento, alla ricerca disperata di una mancanza, in rapporto a ciò che invece  è imponderabile, per recuperare una relazione persa con l’ambiente che ci ospita, occorre forse tornare a pensare con parole trascendenti e dopo tanti anni mi ritrovo a tentar paesie (Poesie di quelli nati in piccoli borghi, non robe da poeti metropolitani).

 

SpinoSZa questione; noi e natura

 

E quando la rugiada

Sveglia il viso nel bosco

E il sole sale lento

A illuminare il mondo

Pensi che esista natura

 

Differente

 

Fatta per l’uomo

Ad esso dedicata

E non percepisci

L’eterno indifferente

Dell’essere che in sé perfetto è

E non si confronta, non si rapporta

 

Scorre

 

E costruisci templi di dèi

Dèi punitivi

Perché l’indifferenza

Più ferisce e spaura

E costruisci gabbie e difese da,

Perché condivisione

E’ dura più dell’odio

 

Ma se creatore dio, essenza è natura

O dio senza natura è

Nella sua essenza,

Nec sine

Nec contra natura

 

Siamo

 

Baruch dixit

Ubriachi e deliranti,

Effimeri e incompleti

Vi esistiamo con,

In finta libertà

 

Ma quando la rugiada

Sveglia il viso nel bosco

E il sole sale lento

A illuminare il mondo

Pensi che natura è

Seppure appare

 

 

Facebooktwitter
Amedeo Di Nicola

Sognatore, giornalista, appassionato a tempo di tutto ciò che è appassionante. Vive a L'Aquila con F, F e F e si occupa per lavoro di comunicazione pubblica. Tra un viaggio e una poesia ha conosciuto le migliori menti della sua generazione e non solo, a loro ha chiesto di scrivere in questo blog. E' tra gli italiani che non si vogliono salvare (Cit. Francesco Piccolo).