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Naufragare per ricominciare, naufragi dell’anima.
Il filosofo e matematico Bertrand Russell, nel 1948, precipitò in mare con l’aereo sul quale volava. Aveva 76 anni, scoprì di essere ancora vivo e cominciò a nuotare. Non era un campione in quella disciplina sportiva, né in altre, e la terra si trovava a considerevole distanza. Pensò, comunque, che il suo viaggio non fosse al capolinea. Due anni dopo, gli venne conferito il Premio Nobel, che egli decise di usare “per beneficare se stesso”. Prima di morire, a quasi cento anni, ne combinò ancora di tutti i colori. Odisseo, meglio conosciuto come Ulisse, naufraga a più riprese e ogni naufragio arricchisce ed “allarga” la sua vita. Torna ad Itaca…